Targa d'oro, parola ai protagonisti: Robert Sorabella
02/03/2021

Entretien en français

Il presidente dei «primi per sempre»

Intervista al numero 1 del glorioso club francese Rbr Nizza

Robert Sorabella é il presidente del Club Résolus Bois Roulant (RBR), un club caro a tutti i nizzardi. Sorabella si sforza, con l’aiuto della sua formidabile squadra, di conservare il prestigio del club. Nel 1999 ha sostituito lo storico presidente Roger Dabezies che ha svolto per venti anni, fino alla morte, un lavoro considerevole, portando il club al più alto livello. I Résolus Bois Roulant sono «i primi per sempre»: i primi ad aver iscritto il nome del club nel palmares della prestigiosa Targa d’Oro. Era il 1954, quando «la storia é iniziata». Robert Sorabella evoca con amore la storia del suo club e questa splendida competizione italiana.

Robert Sorabella, presidente Rbr Nizza dal 1999

Può presentarci il Club Résolus Bois Roulant?

Questo sodalizio, creato nel 1906, di cui sono presidente dal 1999, mi é molto caro. Gode di un grande prestigio per aver avuto nei suoi ranghi giocatori di alto livello, conosciuti a livello mondiale, come Gallaratto (o Gallarato, come siamo abituati in Italia, ndr), Imbert, Morer, Ferrari e più recentemente Riva, Fernandez, Forestier, Augier o ancora Ciocala, per citarne alcuni.
Con tutti questi campioni, possiamo affermare senza tema di smentita che i Résolus Bois Roulant hanno raggiunto l’apogeo con la squadra regina composta da Gallaratto, Teisseire, Lanzi e Michel, alla quale possiamo aggiungere grandi nomi come Marty, Morer, Imbert, Rossi, Tranchero. I palmares di questi giocatori sono eloquenti: hanno vinto tutte le grandi classiche francesi e internazionali.

Ci racconta la sua storia? E come vive oggi?

I Résolus de France furono fondati nel 1906 e la fusione con il Bois Roulant avvenne nel 1911. Nel 1906, fin dal primo anno di esistenza, sotto la presidenza del Sig. Baud, i Résolus de France vinsero il titolo di campioni di Francia di bocce in USFA. In questo club si praticavano, oltre alle bocce, il tiro con la carabina, il tiro con l’arco e il gioco di dama. Il club é ubicato nella parte bassa di Cimiez, un quartiere di Nizza, in una cornice incantevole, con sei terreni di gioco, una club house, degli uffici e un gradevole giardino. Ci alleniamo tre giorni alla settimana. Partecipiamo a competizioni nel weekend, con un minimo di otto giocatori per ogni trasferta.
Attualmente abbiamo trenta atleti agonisti, di cui una ventina partecipa regolarmente alle diverse prove dipartimentali e nazionali.  Contiamo tra i nostri giocatori degli elementi di valore. Il club é orgoglioso di aver vinto campionati del mondo, campionati di Francia, campionati federali per società, Bellecour e tante altre competizioni.
L’età media dei nostri soci é di circa 50 anni. Organizziamo delle serate alle quali partecipano anche le nostre consorti. Sono circondato da collaboratori straordinari, che prestano un’attività di volontariato di prim’ordine.

Gè Gallaratto, straordinario campione francese della lionese. La sua formazione ha vinto la prima edizione della Targa, nel 1955

Il club é strettamente legato alla Targa d’Oro: i Résolus Boiis Roulant sono per sempre i primi! Con una vittoria nel 1954, in occasione della prima edizione della competizione. Ne siete fieri?

Lo ammetto: sono fiero di questa vittoria, la prima francese, per di più con Joseph “Gé”  Gallaratto. Gli anziani del club, oggi scomparsi, ci parlavano delle sue prodezze, di cui una che é legata alla sua precisione diabolica: si allenava a tirare a delle biglie e a delle punte di spillo. Il sito del Tournois Bouliste de Pentecote riporta che il 1959 fu l’anno della più grande ovazione del pubblico per Gé Gallaratto che giocava il suo ultimo torneo di Place Bellecour. Quando fu sconfitto tutti gli spettatori si alzarono in piedi e gli tributarono un’ovazione di quasi 10 minuti, testimonianza dell’immensa popolarità che questo campione eccezionale aveva nel cuore di tutti gli appassionati di bocce. Una tale manifestazione spontanea di folla non si é più ripetuta per un giocatore di bocce.

Che cosa rappresenta la Targa d’Oro per i giocatori delle Alpi Marittime?

La Targa d’Oro é un’istituzione nel nostro dipartimento. Chi non ha partecipato ignora la magnificenza di questa competizione, con i suoi innumerevoli campioni italiani: il talento, l’abilità e il prestigio ne decretano il grande successo.
A mio parere è la più bella competizione boccistica italiana, è la storia, perché consente di vedere all’opera i giocatori più titolati della penisola. Occorre ricordare che qualche squadra francese vi partecipa e siamo stati felici di salutare la vittoria di una di esse in occasione dell’ultima edizione che si è svolta. La Targa d’Oro é la festa delle bocce che possiamo paragonare a Place Bellecour, a Lione.

Lei hai partecipato alla Targa d’Oro? Se si, quale è il miglior ricordo? E il peggiore?

Sì, ho avuto l’immenso piacere di partecipare tre volte, con dei grandi giocatori, tra cui Jean Claude Riva e Patrick Forestier, per citarne solo due. Il miglior risultato è stato quello di passare 5 turni e perdere la sesta partita. Non male…
Il mio miglior ricordo é aver giocato contro Flavio Avetta e Flavio Risso. Il mio peggior ricordo sono due sconfitte: contro il francese Julien Martinez e contro Piero Amerio.

Il 2013 é stato un anno significativo per il suo Club?

Sono stato invitato dagli organizzatori della Targa d’Oro in qualità di Presidente della RBR Nizza. Riconosco di esserne stato fiero. In tale occasione dovevo fare un discorso in italiano per commemorare la vittoria dei Résolus Bois Roulant del 1954. E alla presenza della figlia di Gé Gallarato, degli organizzatori e della Miss di quell’anno. Un vero onore.
Da allora siamo gemellati con la Bocciofila Alassina. Per l’occasione e per concretizzare l’amicizia tra le città di Nizza e di Alassio, il Sindaco di Nizza ha offerto una splendida Aquila che ha reso felice il Presidente dell’Alassina (il compianto Adriano Garrone, ndr).

Sorabella ad Alassio in occasione della premiazione, con i dirigenti locali, la miss e la figlia di Gallaratto

Sorabella presiede la società che per prima ha iscritto il proprio nome nell’albo d’oro della Targa d’oro di Alassio

Che cosa augura alla Targa d’Oro per gli anni a venire?

Rivolgo agli organizzatori il mio più forte incoraggiamento affinché la manifestazione perduri, malgrado gli eventi difficili che subiamo. Amo profondamente il popolo italiano. Ho tra l’altro degli amici al di là della frontiera. Possa infine questo flagello risparmiare tutti noi. Per gli anni a venire, mi ripropongo di tornare nuovamente ad Alassio, per gioire della visione di questa magnifica competizione, organizzata magistralmente.

 

Christophe Campiglia

 

(l’articolo è stato pubblicato anche sul sito della  Federazione Francese Sport Bocce)

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