Targa d'oro, parola ai protagonisti: Fabrice La Posta
13/04/2021

Entretien en français

Targa d’oro, la “Bellecour d’Italie”

Fabrice La Posta, già campione del mondo, oggi impegnato nel ruolo di organizzatore sportivo,
ha trionfato ad Alassio nel 2012

Fabrice La Posta ha vinto tutto nella sua carriera boccistica internazionale. Al suo palmares non manca nessuna grande competizione. Anche la Targa d’Oro di Alassio, vinta nel 2012 con il Team Luxembourg Nutella. Oggi é passato dalle competizioni all’organizzazione di manifestazioni boccistiche con altrettanto successo, come il Meeting GDP Vendome e la Ligue Sport Boules M1. In questa intervista sottolinea il suo amore per l’Italia e per la Targa d’Oro.

Grail, La Posta, Riviera e Bresciano, vincitori della Targa d’oro 2012

Fabrice La Posta in azione ad Alassio

Le bocce e l’Italia?
“Le bocce sono una vera cultura e le mie origini italiane mi hanno da sempre spinto a seguirle e a idolatrare i campioni italiani. Sono i nomi di Suini, Sturla, Bruzzone, Ballabene e altri, che hanno cullato i miei sogni di bambino. A 6-7 anni mi ricordo di aver giocato delle finali dei Campionati Mondiali a fianco di Bernard Cheviet, nel mio giardino contro di loro: naturalmente nella mia immaginazione…”. Più tardi, e questa volta per davvero, ho partecipato a numerose competizioni in Italia. Mi ricordo ovviamente delle mie due medaglie d’oro ai Mondiali di Feltre 2011 a coppie e nel combinato. Ma al di là di quelle vittorie, ho impressa nella memoria la qualità dell’organizzazione: quello scenario incredibile nel palaghiaccio e soprattutto quell’entusiasmo popolare. Ricorderò per sempre la mia semifinale contro il campione Emanuele Bruzzone”. Ricordo con grande piacere anche le mie competizioni giovanili in Italia e in particolare a Savigliano contro Fabio Mandola. Era per me il più dotato di tutti al tiro. Un giocatore di straordinaria classe!”.

La Targa d’Oro di Alassio, come l’hai scoperta?  
“Carlo Bresciano me ne ha parlato durante il primo Meeting GDP Vendome a Saint Priest. Mi ricordo ancora delle sue parole: «Fabio, bravo per la tua organizzazione, ma mi piacerebbe che venissi a vedere la Targa d’Oro ad Alassio. È magica e ti darà delle idee per il prosieguo dei tuoi eventi».
Aveva proprio ragione”.

La tua prima partecipazione?
“Nel 2012, accettai di partecipare insieme a Sebastien Grail. Immediatamente mi innamorai di questa splendida città balneare, con i suoi ristoranti a bordo mare e i vicoli con i negozi artigianali”.

La Posta (secondo da destra) a fianco di Riviera

Fabrice La Posta con compagni e avversari durante la finale del 2012

In questa prima partecipazione otteneste la vittoria. Che ricordo serbi?
“Era incredibile, non eravamo certo i favoriti. In particolare non ci eravamo prefissati alcun obiettivo, se non quello di divertici. Aver giocato quella finale e che l’esito del match si sia deciso sull’ultima boccia resterà uno dei grandi momenti della mia carriera. Quella finale, nel magnifico Palaravizza: abbiamo giocato contro tre grandissimi campioni come Ballabene, Deregibus e Grosso. Mi resteranno impresse le lacrime di gioia di Silvio Riviera e di Carlo Bresciano, talmente era l’emozione per la vittoria. Silvio mi ha confidò: «Fabio, la Targa d’Oro, é come Bellecour per voi, ogni giocatore italiano sogna di vincerla una volta nella vita». Aveva riassunto tutto”.

I tuoi compagni dell’epoca?
“Silvio Riviera, un compagno molto gentile. È stato imperiale per tutta la competizione. E soprattutto non ha tremato nel giocare la boccia della vittoria, con il suo favoloso accosto. Carlo Bresciano, un appassionato, accattivante. Mi ricordo che ha puntato a meraviglia e con una precisione incredibile per tutta la competizione. Infine Sébastien Grail, che dire di Sébastien? E’ stato come sempre un super tiratore. Insieme a lui ho fatto ogni sorta d’esperienza, ho vinto tutto: il Trofeo Béraudier, i Campionati Mondiali, i Campionati di Francia a coppie e a quadrette, Bellecour e l’incredibile Targa d’Oro. Abbiamo avuto anche fortuna durante il torneo, credo di ricordarmi negli ottavi di finale. Ma per vincere una grande competizione ci vuole anche quella…”.

Hai dei ricordi speciali della Targa d’Oro legati alle tue partecipazioni?
“Si, nel 2019, quando sono venuto con Christian Berthet, Bruno Perras, Alain Righetti e Raymond Jaquemin. Abbiamo sbagliato bocciodromo in occasione della prima partita. Siamo arrivati in ritardo, non abbiamo potuto effettuare il riscaldamento, ma siamo riusciti lo stesso a vincere”

Una parola finale per gli organizzatori e per l’Italia?
“Auguro loro di avere molta forza per continuare l’avventura, se possono. In qualità di organizzatore conosco le difficoltà, ma so anche che rendono felici giocatori e spettatori. Auguro loro di riuscire a continuare la tradizione di questa competizione storica e mitica. Lunga vita alla Targa d’oro di Alassio”.

Christophe Campiglia

La Posta insieme a un gruppo di veterani francesi
in occasione della Targa Revival 2019

(l’articolo è stato pubblicato anche sul sito della  Federazione Francese Sport Bocce)

Le altre interviste…

Sébastien Grail

Sébastien Grail

Targa d’oro ed Europeo d’argento Nelle sue due apparizioni ad Alassio, Sébastien Grail ha vinto un’edizione della gara a quadrette e perso la finale a coppie della competizione continentaleSébastien Grail é un esempio di longevità ai massimi livelli. I...

Bruno Perras

Bruno Perras

Il primo francese degli anni 2000 Bruno Perras è stato il primo straniero a vincere la Targa d’oro nel 21° secoloÈ il primo giocatore francese del XXI° secolo ad aver vinto ad Alassio. Il secondo con compagni italiani, dopo Bernard Cheviet. Ed è quindi il...

Bernard Cheviet

Bernard Cheviet

Il “Maestro” e la Targa d’oro sotto la neve... Nel 1973 il campione francese Bernard Cheviet in trionfo ad Alassio con i colori della Rivodorese insieme a Caudera, Benevene e SuiniBernard Cheviet non ha bisogno di presentazioni. Miglior giocatore francese...

Robert Sorabella

Robert Sorabella

Il presidente dei «primi per sempre» Intervista al numero 1 del glorioso club francese Rbr NizzaRobert Sorabella é il presidente del Club Résolus Bois Roulant (RBR), un club caro a tutti i nizzardi. Sorabella si sforza, con l’aiuto della sua formidabile...

Pin It on Pinterest

Share This