Targa d'oro, parola ai protagonisti: Emanuele Bruzzone
05/12/2020

Bruzzone e Alassio, nozze d’argento rinviate…

Il debutto di Emanuele, quando era ancora allievo, nel 1990. La prima (e per ora unica) vittoria nel 2011.
Il campione varazzino ripercorre le sue molteplici presenze alla Targa d’oro

Il quarantaseienne varazzino Emanuele Bruzzone, pluridecorato a livello nazionale internazionale, con l’edizione del 2020 avrebbe celebrato le sue nozze d’argento (25 partecipazioni) con la Targa d’Oro. E lo avrebbe fatto insieme ai soci di quadretta dell’anno precedente, vale a dire Luca Cicchero, Mauro Roggero e Giacomo Vernazza. Un 2020 in cui il campione savonese ha conquistato un inatteso scudetto con la nuova maglia (rossa anche questa come quella della Brb, con cui aveva chiuso il rapporto a fine della scorsa stagione) del Gaglianico.

Ma veniamo alla Targa d’oro…

Prima volta “Io e quelli che sarebbero stati i miei soci manteniamo l’iscrizione – precisa Emanuele –, in attesa di assaporare nuovamente questo appuntamento a cui non si può rinunciare. Io ricorderò sempre la mia prima volta ad Alassio, sicuramente la più bella, perché, al primo anno della categoria Allievi (era il 1990, ndr), giocavo con mio padre Antonio, mio zio Gibì e Giacomo Vernazza, con la maglia della San Nazario Varazze, la società in cui sono cresciuto. Perdemmo alla sera dopo cena. Così come non dimenticherò mai la prima volta in cui potei giocare nella mitica Piazza Partigiani. Era il 1996, si trattava della mia seconda apparizione ad Alassio, e la maglia era quella dell’Albisola, insieme a Mauro Lavagna, Bonifacino e Dabove. Che emozioni!“.

Dopo l’esperienza savonese, Bruzzone si prese un periodo “sabbatico”, per approdare nel 1998 (anno della terza Targa d’oro della sua carriera, da allora non ha più mancato un’edizione) al Val Merula del presidente Oreste Garrione e sotto quelle insegne vincere il titolo italiano a terne di B con Artioli e Pesce. Nel club andorese militò sino al 2006 con alterni risultati nel massimo campionato.

L’abbraccio di Bruzzone con Bunino non appena lo scudetto 2020 è diventato realtà

Emanuele Bruzzone in accosto con la tradizionale tenuta rossa della Brb Ivrea

Val Merula – “E con quella maglia è iniziata – aggiunge Emanuele – l’ininterrotta partecipazione alla Targa d’Oro. Non ho più saltato un’edizione. Nella striscia di presenze con la maglia del Val Merula però non sono mai riuscito ad arrivare nei quarti. Difficile ricordare i piazzamenti, mentre rammento i compagni di quadrette, a partire da Tocisne, Garrione e Pautassi, a seguire con Ariatello, Cicchero, Castellino, per due anni, ma alternati, e ancora Tocisne e Garrione con Musante. Negli ultimi due anni andoresi con Ferraro, Scorsa, Piccardo e poi Garrione, Agnesini, Cicchero: era il 2005 e perdemmo il sabato sera“.  

A fine stagione Bruzzone venne ingaggiato dalla Chiavarese e con il club tigullino rinnovò un altro sessennio. E come lo stesso Emanuele sottolinea: “Il primo tentativo alassino con quella maglia, insieme a Musante, Micheli e Pettenati, si esaurì anzitempo dopo un paio di partite”.

Boccone amaro – “L’anno successivo sfiorammo l’ingresso al podio. La domenica mattina faceva un freddo cane, con vento forte. Al posto di Musante c’era Cappato. Perdemmo dalla Voltrese una partita diabolica. Per due volte non sfruttammo il vantaggio consistente ed arrivammo, se non vado errato, sul 9 pari. Io salvai la giocata successiva annullando sul pallino, ma fallii il secondo tentativo. Altro boccone amaro nel 2008. Stavolta i miei soci erano Paolo Ballabene, Andrea Bellafronte e Giancarlo Scorsa. Fummo costretti ad arrenderci nei quarti di finale, alla Tubosider di Carlo Ballabene, Gamba, Negro e Ruscalla. Abbiamo sempre inseguito, sino a raggiungerli sul pari grazie ad una mano con quattro bocciate nel quadro ed una ferma al posto di Bellafronte, con l’ultima. Nella giocata supplementare con tre bocce in mano contro una, e punto in terra per loro, Paolo non è riuscito a togliere con le sue; ci sono riuscito io, ma Negro ha colpito per vincere“.

Dopo il doppio tentativo esaurito sulla soglia del podio, le due partecipazioni successive si sono concluse prima dei quarti di finale. Sia con la quadretta che lo vedeva affiancato a Ballabene, Valle e Tassano, sia nel 2010 con Fabio Bellafronte, Basilietti e Lituri, sconfitti nella quarta partita contro La Perosina di Manzo, Calvetti, Cavagnaro, Carrera.

La quadretta che ha conquistato la Targa d’oro 2011

La finale del 2011 davanti alla solita grande cornice di pubblico

Anno speciale – “Il 2011 – prosegue Bruzzone – è stato per me un anno speciale. Non solo perché sono riuscito finalmente a mettere le mani sulla Targa, ma anche perché è nata mia figlia, mi sono fregiato del  titolo italiano di combinato, ho conquistato la medaglia di bronzo, ancora nel combinato, nel Mondiale di Feltre, ed ho vinto il primo Trofeo Granaglia. Tornando alla gara alassina, quando vedi certi segnali, ti rendi conto che sei destinato a vincere. Stavolta i miei soci erano Bellafronte, Macario e Ferrero. Negli ottavi abbiamo trovato la Brb di Avetta, Birolo, Deregibus e Grosso. Partita al cardiopalmo. Noi sempre avanti, siamo arrivati all’ultima giocata sull’11 a 10. Dopo aver fallito l’annullo sul pallino, li abbiamo lasciati con tre bocce in mano contro una. Ci siamo guardati se era il caso di stringere loro la mano, ma Aldo ha deciso di giocarsela, e pure bene. A quel punto Avetta ha sbagliato la sua prima bocciata della partita e Deregibus con la seconda ha carambolato, lasciandoci il punto. Facile la partita dei quarti contro La Familiare di Alessandria. L’incontro più bello, quello di semifinale con la Nosenzo. Si è giocato punto su punto. Sul loro vantaggio a poche giocate dalla fine, ho colpito il pallino. Al contrario, loro non sono riusciti ad annullare nella mano che ci ha portato in parità. Mi sembra 10 a 10. Nell’ultimo tiro i due Negro hanno fallito tre bocciate su quattro ed è stato per loro fatale. In finale con la Nitri si è giocato ad alto livello. Loro hanno avuto una grossa opportunità di raggiungerci in una mano che avevano punto in terra e cinque bocce in mano. L’hanno sciupata, facendo mi sembra pochi punti, e nella giocata successiva abbiamo trovato il punto del successo. Era destino“.

Soddisfazioni – Dopo aver chiuso il campionato con la Chiavarese, Bruzzone è stato ingaggiato dalla Brb. E sono arrivati il titolo italiano a quadrette, quello europeo di combinato, due scudetti, l’oro mondiale a coppie, nuovamente l’europeo di combinato, e ancora un titolo iridato a coppie.

Anni di grosse soddisfazioni – ha sottolineato Emanuele – mentre le gare di Alassio si sono susseguite in maniera alterna. Nel 2013, con Carlo Ballabene, Grosso e Bellazzini, abbiamo perso nei quarti dal Gaglianico di Doria. L’anno successivo con Paolo Ballabene, Cicchero e Vernazza, dopo aver superato La Perosina di Nari negli ottavi, grazie ad una partita perfetta, ci siamo dovuti arrendere al Saint Vulbas in semifinale. Brutta l’edizione 2015. Con la stessa quadretta abbiamo perso la prima alla Fenarina. Appresso, in compagnia di Paolo Ballabene, Ferrero e Vernazza, lo stop è avvenuto negli ottavi per mano del Masera di Griva. Identico l’esito del 2017: stavolta con Bellafronte, Cicchero, Vernazza, ci ha fermato la quadretta del Rumilly. E il ritornello delle sconfitte negli ottavi si è ripetuto nelle ultime due edizioni andate in scena. Nel 2018 vittime del Forno di Janzic, Griva, Opresnik e Grivetto; insieme a Cicchero, Dondero e Vernazza, sono arrivato sul campo la domenica mattina, con la concentrazione sotto i piedi perché uscito dall’albergo, ho scoppiato il lunotto posteriore dell’auto a causa della telecamera che non mi ha inquadrato un balconcino basso. Quell’anno mi sono consolato con l’oro europeo di combinato. Al contrario, nel 2019, ci siamo espressi ad altissimo livello ancora contro Rumilly. Decisivo l’ultimo tiro. Sul 7-4 loro hanno chiuso colpendo il pallino“.

M.T.

curriculum completo
(a cura della redazione di Bocceinvolo.it)

Estate 2019: Bruzzone, testimonial del Colba,
con una delle aspiranti Miss Beach Bocce di Alassio

Sui campi del Palaravizza, in maglia Brb, in occasione di una recente Final Four

Bruzzone in maglia azzurra all’Europeo 2018 di Alassio, dove ha conquistato la medaglia d’oro nel combinato

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